Enrico Calzolari presenta in anteprima per Artepreistorica.it un suggestivo allineamento astronomico al tramonto equinoziale, formato da due megaliti di Filitosa in Corsica. Le belle immagini parlano chiaro e rivelano un sostrato cultuale corso ancora tutto da scoprire. Filitosa è anche sede di ritrovamento intenso di statue-menhir e statue-stele, rese note dagli studi del Grosjean, datate tra 2600 e 1000 a.C., quindi parzialmente contemporanee della cosiddetta civiltà Torreana, 1600-1000. [nggallery id=11]Ancorché molti considerino Filitosa un sito spento e deteriorato – invero è avvenuta una ricollocazione di statue-menhir con criteri di tipo urbanistico – è emerso un bellissimo allineamento al tramonto equinoziale, formato con due specifici elementi megalitici.
Dopo una prima osservazione effettuata in Luglio, in occasione del congresso internazionale “Environnement et Identité en Méditerranée” (Corte – 3/5 luglio 2002) e la convinzione maturata (ipotesi di lavoro) di trovarsi di fronte ad un caso di paleo-astronomia (cioè di astronomia antica, da collocarsi prima della conoscenza della scrittura e quindi del numero) sono state fatte due osservazioni nei giorni 22 e 23
Settembre, le quali hanno confermato l’avverarsi di una perfetta collimazione al tramonto equinoziale fra i seguenti elementi:
1) la sky-line del sito, formata dal crinale del monte che appare sullo sfondo, dietro il quale il sole tramonta;
2) un grande megalite, che appare modellato nella sommità con un angolo appuntito, definito nelle pubblicazioni “monumento cultuale occidentale” (S XIX ed S XX) ; (Foto 1)
3) un megalite modellato a forma di vulva, ponendosi dietro al quale si può osservare l’esatta
collimazione, al momento del tramonto. (Foto 2-3-4)
L’allineamento è godibile dalla parte centrale e preminente del sito di Filitosa, accanto a quello viene presentato nelle pubblicazioni come “monumento centrale”(SIX) (Foto 5) e che può ora definirsi un “osservatorio”.
L’orientazione si verifica anche nelle più tarde costruzioni murarie chiamate “le casette” (Foto 6), che presentano corridoi e diverticoli, orientati secondo il “templum”, cioè lo spazio suddiviso dalle direzioni dei punti cardinali.
Ulteriori ipotesi di lavoro sulla presenza di paleoastronomia in Filitosa sono in attesa di verifica.
Si deve considerare che l’allineamento scoperto è da considerarsi immutato fin dalla preistoria, perché i punti equinoziali dell’orizzonte non sono assolutamente mutati. Ben diversa è la realtà dei punti sostiziali, per i quali occorre introdurre una correzione, dovuta al fatto che attualmente l’arco diurno è leggermente più chiuso (il sole sorge dopo e tramonta prima, rispetto a momenti della preistoria). Dalla differenza rilevata è quindi possibile datare – con la paleo-astronomia – un monumento megalitico che risulti orientato ad uno dei solstizi.
(ENRICO CALZOLARI)
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